giulietta era una preside di istituto tecnico provinciale del nord est che alla sera tornava molto stanca nella sua villa, con la testa piena di cose, e non riusciva a fare altro che sedersi sul divano e guardare la tele in stand-by. cioè, non era in stand-by la tele, ma lei, nel senso che la guardava senza realmente guardarla e seguire ma lasciandola lì come rumore di fondo, con la testa che non andava da nessuna parte. questo era il suo modo di rilassarsi dopo una giornata di lavoro.
giulietta era single e si annoiava da matti tutta sola nella sua villa.
un sabato si trovò per caso in un parco pubblico seduta su una panchina vicino ad un tipo con la pelle piuttosto scura, ma non troppo. diciamo scuretta.
due piccoli uccellini si posarono proprio davanti alla panchina.
un uccellino ruttò e l'altro, con accento romano disse: aò anvedi questo!
e volarono via.
giulietta fece un espressione di stupore e il giovane con la pelle scuretta disse: erano un passerutto e un pettirozzo, specie autoctone di questo biotopo.
giulietta ancora più stupita disse - non ti avrei dato una lira dato che sembri un rom sfaticato come tutti gli altri, ma invece ne sai a pacchi!!!
da cosa nasce cosa e i due decisero di sposarsi e andarono da more e da cordo.
nel primo ristorante, da more, li cacciarono in quanto il proprietario era un bigotto che ce l'aveva a morte con i rom ed era assolutamente contrario alle coppie miste italiana-rom.
da cordo invece li accolsero come dio comanda in quanto erano per l'integrazione e la società multirazziale.
poi cosa succede?
che il tipo rom, che sia detto tra parentesi, si chiamava rom-eo, e come già sappiamo era molto intelligente, mise in piedi strategie differenziate per inserirsi nella società di cui giulietta faceva parte e ci riuscì talmente bene che finì presto anche lui davanti alla tele in stand-by. cioè, non in stand-by la tele ma lui, che per rilassarsi dopo una lunga giornata di lavoro non riusciva a fare altro che guardare la tele con disattenzione, lasciandola scorrere come un rumore di fondo, mentre film stupidi o violenti facevano il loro corso.
uno sventurato giorno giulietta morì in un incidente tornando dall'istituto tecnico di cui era preside.
romeo si suicidò pochi giorni dopo per il dolore e siccome era molto stimato dai rom del campo nomadi da cui proveniva, per la sua intelligenza che gli aveva permesso di integrarsi perfettamente nella società del nord est, nel campo nomadi si verificò un suicidio di massa causato dal dolore per il suicidio di romeo.
oggi, nel parco del comune dove giulietta e romeo si incontrarono c'è un monumento che li ritrae seduti sulla panchina con davanti un passerutto e un pettirozzo.
quel monumento è un vero capolavoro della politica che è riuscito mettere tutti d’accordo: i progressisti sono felici perché lo considerano una giusta celebrazione della pietosa storia d’amore multietnica, e i conservatori non hanno avuto nulla da eccepire, perché a loro quel monumento ricorda che nel loro comune il problema della convivenza con i rom si è risolto da sé.
FINE
Roberto Cesaro
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